lunedì 21 febbraio 2011

Renate-Valenzana 1-0

(nella foto la formazione del Renate, che ha battuto la Valenzana)


Alla Valenzana non è riuscita l'impresa di uscire indenne dal Silvio Piola di Novara, sede adottata per il match tra Renate e rossoblu orafi. La partita è terminata 1 a 0 per i lombardi, in rete con Mazzini al 13' della ripresa. Su un errore di Benvenga, che retropassa in modo blando verso il portiere Serena, la sfera è conquistata da Mazzini che, a porta vuota, depone nel sacco. Un vero peccato per la Valenzana, che avrebbe meritato almeno il pari, in una partita caratterizzata dall'errore difensivo appena raccontato e da quelli offensivi di Corazza. Nel primo tempo l'ex del Portogruaro ruba palla ai disattenti Gianola e Campironi, si trova in posizione favorevolissima, ma spara fuori. Al terzo minuto di recupero della ripresa, ancora Corazza, dopo un batti e ribatti, ha sui piedi la palla per segnare, ma la sua conclusione è di pochissimo a lato.
La Valenzana rimane quint'ultima, a quota 21. E domenica il turno di riposo toccherà proprio ai rossoblu.

Renate-Valenzana 1-0
Rete di Mazzini al 13' ST

Renate: Campironi, Adobati, Bergamini, Gianola, Gualdi, Cavalli, Battaglino, Mazzini (39' ST Umunegbu), Ravasi (31' ST Moretti).
Allenatore: Simone Boldini

Valenzana: Serena, Benvenga, Arrigoni, Drudi, Allegrini, De Stefano (9' ST Forino), Prandi (37' ST Bovi), Affatigato, Caponi, Cisterni (18' ST Ridolfi), Corazza.
Allenatore: Roberto Rossi.

Arbitro: Francesco Strocchia di Nola

Note: partita giocata allo stadio di Novara per l'indisponibilità dello stadio di Renate. Angoli 3 a 2 per la Valenzana. Ammoniti Cisterni e Bergamini. Spettatori 150.

Alessandria-Alto Adige 0-0


Il pareggio dell'Alessandria in casa contro l'Alto Adige per 0 a 0 ha creato dibattito più nel dopo partita che per quello che è accaduto sul fradicio terreno del Moccagatta. La partita in sé è stata caratterizzata da un primo tempo in cui gli alto atesini si sono evidenziati per grinta e coraggio, con i Grigi troppo spesso imbavagliati dagli avversari. Nella ripresa l'Alessandria ha avuto maggiori chance per andare in gol, in almeno un paio di circostanze anche clamorose, ma il risultato finale, caratterizzato dal risultato ad occhiali, può ritenersi giusto. Al termine del match, se mister Sarri ha voluto sottolineare, verso chi avanza eccessive pretese su questa compagine, che l'obiettivo primario (ovvero la tranquilla salvezza) è ormai stato ampiamente centrato, tanto che i Grigi da diversi mesi sono in piena zona playoff, il Presidente Veltroni ha voluto esprimere una certa sua perplessità nel vedere una città poco attenta ad una compagine che è in piena lotta per agguantare un obiettivo storico (infatti erano almeno trentasette anni che i mandrogni non lottavano in modo così costante per salire tra i cadetti). Se nel dopo partita di Alessandria-Alto Adige quelle parole potevano sembrare lo sfogo per una giornata un po' storta (pareggiare in casa contro una squadra impelagata nei bassifondi della classifica non fa mai piacere), nel lunedì patron Veltroni, intervistato in una trasmissione su Radiogold, sostanzialmente ha sottolineato due aspetti da cui non si può prescindere al pensiero dei Grigi in serie B: “Alessandria (e l'Alessandria) ha bisogno di uno stadio nuovo e di maggior pubblico”. A vedere Alessandria-Sud Tirol erano presenti solo 776 paganti più i soliti 422 abbonati. A questi possiamo aggiungere accreditati di varia specie e “portoghesi” da tribuna centrale, ma il risultato non cambia. Malgrado l'ottima posizione in I divisione, il Moccagatta fa una fatica immane a raggiungere il confine dei 1500 spettatori. Tanto pubblico così, anzi, poco pubblico così, lo si registrava negli anni ottanta quando i Grigi erano nei bassifondi della C2. Oppure alla fine dei “novanta”, quando con Maselli si “bucò” clamorosamente la stagione di C2 1998-99. In Eccellenza (2004-2005) c'era più gente allo stadio. Se si pensa ai 7 mila di Alessandria-Livorno (C2, 83-84) o ai 6 mila di Alessandria-VeneziaMestre (87-88 in C2) qualche interrogativo occorrerebbe porselo. Cerchiamo quindi di dare alcune semplici riposte: se politicamente l'approccio maggioritario sta rivelandosi un flop, sotto il profilo calcistico invece è un successone. Le nuove generazioni crescono con l'idea che il calcio sia quello televisivo caratterizzato da Milan, Inter e Juventus. Tutto ciò che va al di là di queste squadre viene snobbato. Reggono alcune compagini di gradi città (Genoa, Sampdoria, Roma, Lazio) per il resto è buio pesto, sotto il profilo del pubblico. Perfino il San Paolo di Napoli spesso e volentieri è caratterizzato da ampi spazi vuoti. In serie B reggono Atalanta e Novara, ma le gare del Torino sembrano un adunata di pochi intimi. Alessandria fino a qualche anno fa era riuscita a non cadere nel tranello del calcio televisivo. Però, da un paio di stagioni anche i Grigi sono diventati vittime del calcio da salotto. E Vetroni se ne sta accorgendo. Eccome.
Sul fronte stadio nuovo, cosa dire? Veltroni mette le mani avanti e dice che l'Alessandria in serie B non può giocare al Moccagatta. Si rende anche disponibile a costruirselo da solo lo stadio. Ma occorrono i soldi. Uno stadio attualmente non è un investimento adeguato per un'amministrazione e una collettività. Il rapporto costi-benefici rimane qualcosa di spaventosamente incerto. Negli scorsi mesi il duo Fabbio-Repetto aveva srotolato piantine e fatto vedere immagini al computer di uno stadio nuovo. Tanti tifosi ci hanno creduto sul serio a quei progetti. Ma nell'Italia dei tagli e dei bunga bunga, dei costi esagerati di asili e mense e dei patti di stabilità che impediscono ai comuni di assumere pure i vincitori di concorso, parlare di stadi nuovi è operazione assai ardua. A meno che non vi sia un puro coinvolgimento di privati. Se lo si fa per pura propaganda, va bene tutto. Ma quando si deve passare a fare alla politica del fare, il discorso cambia. E si fa arduo. Quindi c'è da chiedersi cosa sarà stato mai detto a Veltroni, otto mesi fa, per convincerlo a comprare l'Alessandria. E a chiederselo ora è proprio Veltroni stesso.

domenica 13 febbraio 2011

Valenzana-Sambonifacese 1-1


Non ce l'ha fatta la Valenzana a piegare in casa la Sambonifacese. Al Comunale della città “orafa” i rossoblu di mister Rossi si fanno soffiare la vittoria da una formazione, quella veneta, scesa in riva al Po per portare a casa almeno il punticino. Missione compiuta per gli ospiti, ma non per i padroni di casa che in questo match avrebbero dovuto vincere, senza se e senza ma. La Valenzana è passata in vantaggio al 10' del primo tempo: il difensore della Sambonifacese Tecchio devia in area di mano un cross di Allegrini. Per il direttore di gara è penalty, che Corazza trasforma spiazzando il portiere veneto. Al 20' un traversone dalla sinistra viene intercettato di testa da Bachlechner, ma l'estremo della Sambo para con sicurezza. Intorno alla mezz'ora è ancora Bachlechner ad andare vicino al gol, ma la sua inzuccata vede il pallone infrangersi sul palo. La Sambonifacese col minimo sforzo pareggia: e lo fa al 24' della ripresa con un bolide di Staiti, bravo ad evitare l'intervento di due difensori locali e sparare in gol. Un risultato, l'1 a 1, che in classifica cambia poco o nulla. Tanti pareggi e pochi gol in questa giornata, in cui la paura di perdere ha avuto il sopravvento sullo spettacolo. Domenica prossima per la Valenzana ci sarà la trasferta a Renate. Gli “orafi” sono quint'ultimi a quota 20, il Renate ha due punti in più.
VALENZANA 1-1 SAMBONIFACESE 1-1
Reti: 10' PT Corazza (V), 23' ST Staiti (S).
VALENZANA: Serena, Allegrini, Forino (24' ST Benvenga), Arrigoni, Drudi, De Stefano, Affatigato, Montanari, Bachlechner, Caponi (21' ST Prandi), Corazza (40' St Ridolfi).
Allenatore: Roberto Rossi.
SAMBONIFACESE: Milan, Dal Degan, Ruggeri, Tecchio, Orfei, Carlini, Sarzi, Frello (10' ST Rocchicchioli), Puntoriere (10' St Brighenti), Staiti, Pietribiasi.
Allenatore: Claudio Valigi.
Arbitro: Andrea Merlino di Udine.
Note: giornata uggiosa. Terreno pesante. Angoli 3 a 3. Ammoniti Forino, De Stefano, Caponi, Corazza, Orfei, Carlini, Tecchio. Spettatori circa 200

Gubbio-Alessandria 1-0


La temibile trasferta di Gubbio per l'Alessandria si tramuta nella quarta sconfitta stagionale. In casa della capolista l'Alessandria gioca un match sottotono: le dichiarazioni della vigilia di Artico e compagni, che facevano pensare ad una formazione, quella grigia, pronta a puntare sui tre punti, sul campo hanno lasciato il posto a giocate macchinose e poco concrete. Lo stesso Artico (questa volta in campo dal primo minuto) a metà del primo tempo, con il Gubbio già in vantaggio, si è fatto parare un penalty dall'estremo difensore Lamanna, che così ha “vendicato” l'occhio nero procuratogli da un supporter alessandrino dopo la gara di andata. Sarri mette in campo Artico e Martini dal primo minuto, facendo partire dalla panchina Negrini e Scappini.
La cronaca vede i Grigi in avanti dopo soli 3' con un pericoloso traversone di Pucino dalla destra, che non arriva al liberissimo Martini per l'intervento di un difensore, forse col braccio. Al quarto d'ora il Gubbio passa: punizione da venticinque metri dell'attaccante somalo (ex Juve) Daud, che trova l'incrocio dei pali piegando le dita di Servili. L'Alessandria reagisce con un dialogo Bondi-Artico, con quest'ultimo che da buona posizione manda il cuoio a lato. Al 24' giunge l'azione più ghiotta per i Grigi: Martini serve Croce, che cade in area rossoblu. L'arbitro vede un fallo di Briganti sull'ex dell'Arezzo e concede agli ospiti il rigore. Dagli undici metri va Artico, che calcia angolato, ma Lamanna intuisce tutto e para in due tempi. La formazione di Sarri ha difficoltà a creare altre azioni pericolose e la capolista controlla bene, pungendo con Galano su punizione, al 19', che mette in risalto le doti di Servili. A cinque minuti dal termine della frazione Martini calcia da fuori area, ma Lamanna blocca con sicurezza. La ripresa non offre grandi spunti: dopo un quarto d'ora Daud tenta la doppietta con un fendente dal limite, parato da Servili. Al 22' Bondi crossa per Artico, che in giravolta cerca il gol spettacolare, ma è ancora una volta pronto l'estremo umbro a spegnere l'azione.
Al triplice fischio si può parlare di risultato giusto.

Gubbio-Alessandria 1-0
Rete di Daud al 15' PT

GUBBIO: Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (31' ST Caracciolo), Suciu (9' ST' Gaggiotti), Bazzoffia, Raggio Garibaldi, Daud (22' ST Donnarumma).
Allenatore: Vincenzo Torrente.

ALESSANDRIA: Servili, Pucino, Romeo, Cammaroto, Damonte (35' ST Segarelli), Bonomi, Bondi (35' ST Negrini), Camillucci, Martini (28' ST Scappini), Artico, Croce.
Allenatore: Maurizio Sarri.

Arbitro: Denis Santonocito di Abbiategrasso.

Note: Ammoniti, Borghese, Raggio Garibaldi, Daud e Damonte. Angoli 4 a 4. Spettatori 2600.

domenica 6 febbraio 2011

Rodengo Saiano-Valenzana 1-0

E' stata una rete di Belotti al 6' del primo tempo a stendere la Valenzana. Il match giocato in terra bresciana tra Rodengo Saiano e rossoblu “orafi” è finito 1 a 0. Un risultato che, viste le sconfitte di Mezzocorona e Virtus Entella, di fatto non cambia un granché in graduatoria per la formazione di mister Rossi, che rimane quint'ultima a quota 19. Però la Valenzana ora non può più regalare punti:domenica al Comunale arriverà la Sambonifacese, compagine che occupa il centroclassifica. Si ricorda che sulla panchina valenzana sedeva il neo arrivo Mattia Bovi, 22 anni, centrocampista, giunto in prestito dal Carpenedolo (serie D).
Rodengo Saiano.-Valenzana 1-0
Rete di Belotti al 6' PT
RODENGO SAIANO: Pedersoli, Marchesini, Cannarsa, Belotti, Cassaro,  Lisi (24' PT Tenneriello), Cazzamalli, Meduri, Prandini (24' ST Demasi), Martinelli, Altobelli (30' ST Piras). Allenatore: Giampiero Piovani, in panchina Franco Rottoli perchè l'allenatore è influenzato.
VALENZANA: Serena, Benvenga (1' ST Allegrini), Narducci, Drudi, De Stefano (25' ST Cisterni), Forino; Affatigato, Caponi,  Montanari, Bachlechner, Ridolfi (1' ST Corazza).
Allenatore: Roberto Rossi.
Arbitro: Simone Aversano di Treviso.
Note: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Ammonito Altobelli. Angoli 3 a 1 per il Rodengo. Spettatori 220.

Alessandria-Paganese 1-0

Con una rete di Fabio Artico in zona “Cesarini”, l'Alessandria batte la Paganese e si porta al terzo posto, avvicinandosi al Sorrento. A dire il vero il match tra Grigi piemontesi e azzurri campani è stato tutt'altro che saltante. Nel primo tempo sono stati gli ospiti ad aggredire di più, con l'Alessandria capace di tirare in porta per la prima volta soltanto al 43'.
Ma andiamo con ordine: l'Alessandria schiera dal primo minuto il brasiliano Bondi e tiene Martini in panca. Sul fronte ospite mister Padovano mette in gioco alcuni degli ultimi acquisti. E i risultati si vedono: la Paganese gioca in modo vivace, con gli esterni bravi a guadagnare metri con ficcanti manovre. Al 6' su azione susseguente a calcio d'angolo la difesa mandrogna respinge al limite dell'area, dove Santarelli al volo costringe Servili ad una difficile parata. Al 12' una girata al volo di Imparato, porta la sfera verso Ferraro, che davanti a Servili non aggancia. L'Alessandria è in difficoltà e la Paganese, un po' a sorpresa, gioca in scioltezza. Al 21' una punizione dalla tre quarti di Radi trova ancora il portiere locale bravo nella respinta, questa volta con i pugni. Al 23' c'è il primo tiro in porta degli alessandrini, con Pucino, che calcia al volo un rasoterra (su assist di Negrini), con Ginestra sicuro nella parata a terra. Al 44' Croce è lanciato da Negrini tutto solo davanti al portiere azzurro, che in disperata uscita (di testa) mette in fallo laterale.
La ripresa è avara di spunti: al 12' Lepore, defilato a destra, calcia un fendente che si spegne sul supporto esterno della rete. Al 14' l'Alessandria tenta di pungere: cross dalla destra, Negrini al volo tenta di sorprendere Ginisetra, ma senza fortuna. Al 38' un rimpallo su Artico per poco non beffa l'estremo campano, mentre al 39' Gatti cerca la conclusione, ma la difesa grigia è pronta a chiudere.
Al 90' arriva il gol: punizione dalla destra di Bondi, palla all'altezza del secondo palo, dove Cammaroto mette davanti alla porta, c'è un rimpallo che favorisce Artico, che di esterno (praticamente a due passi dalla linea) mette in gol.
Al triplice fischio esplode la gioia mandrogna, con un giallo nel finale: nella ripresa il Presidente Veltroni non è tornato in tribuna a vedere la gara. La figlia Valentina con fare concitato ha chiamato il direttore sportivo Cardini, che prima è sceso dalla tribuna, poi è tornato, con aria pensierosa. La mancata comunicazione del numero degli spettatori ha creato qualche preoccupazione. Nel finale ci sarebbe stata la spiegazione del tutto: gli ufficiali giudiziari avrebbero pignorato l'incasso per un debito risalente alla vecchia gestione. Per ora, comunque, non sembrano esserci particolari motivi di preoccupazione relativamente alla gestione corrente.

Alessandria-Paganese 1-0
Rete di Artico al 90'

Alessandria: Servili, Pucino, Romeo, Cammaroto, Damonte (25' ST Camillucci), Bonomi, Negrini (14' ST Artico), Segarelli, Scappini (31' ST Martini), Bondi, Croce.
Allenatore: Maurizio Sarri

Paganese: Ginestra, Urbano, Imparato, Liccardo, Cuomo, Radi, Santarelli, Gatti, Ferraro, Lepore, Triarico (37' ST Tortori).
Allenatore: Giuseppe Padovano

Arbitro: Vincenzo Soricaro di Barletta.

Note: giornata di sole, terreno in perfette condizioni. Ammoniti, Segarelli, Croce, Scappini, Bonomi e Radi. Angoli 3 a 2 per la Paganese. Spettatori circa 1500.