giovedì 8 luglio 2010

Sarri pensa alla squadra che sarà....














E così l'Alessandria ha presentato il suo nuovo allenatore. Maurizio Sarri, dal Grosseto, prende il posto di Francesco Buglio, che sulla carta avrebbe dovuto rimanere ancora a guidare il team mandrogno. A dire il vero prima di Sarri erano due i tecnici vicini vicini alla società di Spalto Rovereto: Carmine Gautieri e Leonardo Rossi. Quest'ultimo sembrava certo di sedere sulla panchina dell'Alessandria e pare non l'abbia preso bene il cambiamento di programma deciso dal Presidente Veltroni. Ma che Alessandria sarà quella 2010-011? Difficile dirlo, ora. L'unico certo calcare il prato del Moccagatta è Vincenzo Cammaroto. Per tutti gli altri si sta ancora valutando chi confermare e chi no. Probabilmente qualche atleta sta ancora “annusando” l'ambiente, per capire quali garanzie potrà dare Giorgio Veltroni. Maurizio Sarri due anni fa venne definito “mister 33 schemi” per il numero delle opzioni che riuscirebbe a far adottare alla squadra su palle inattive. C'è chi giura che il suo modulo preferito sia il 4-4-2: esterni di centrocampo che spingono come sax in un tributo a Louis Amstrng, la difesa che rimane alta, due mediani che arginano al centro e un centravanti “puro”, con una mezzapunta “peperina” la davanti. Il gioco di Sarri presuppone una condizione fisico-atletica impeccabile, con giocatori che si devono abituare a macinare azioni e a muovere palloni in quantità industriale. Sarà un'Alessandria giovane: un po' perchè le regole della Lega Pro lo impongono e un po' perchè a quanto pare i soldi nelle casse di Spalto Rovereto non sono presenti in quantità esagerata e occorre far di necessità virtù. Dalle parole di Sarri e di Veltroni si capisce che la stagione prossima sarà di transizione che, parlando in soldoni, potrebbe anche voler dire salvarsi all'ultima di campionato, soffrendo fino alla fine. E, alla fine, capire chi sarà pronto per una squadra (quella del 2011-012) magari più ambiziosa.